Strumenti compensativi


"Se non imparo nel modo in cui tu insegni,
insegnami nel modo in cui imparo"
Bruno Tognolini


STRATEGIE COMPENSATIVE

Un problema che si potrebbe incontrare in bambini con DSA è relativo alla difficoltà di trattenere nella memoria a breve termine le informazioni. Vi sarà, forse, capitato di studiare con vostro figlio e di accorgervi che le cose che gli avete spiegato poco prima si siano cancellate. In questo caso, soffermarsi sulla difficoltà non è di aiuto, in quanto non consente di aprire la mente e cercare soluzioni diverse che utilizzano altri canali sensoriali e permettono al bambino di ottenere un risultato positivo nonostante le difficoltà. 
Nell’era digitale, internet può essere di grande aiuto: si può guardare un video su YouTube per avere accesso alle informazioni; si può guardare un attore che recita una poesia piuttosto che leggerla 100 volte inutilmente; si può anche sperimentare quello che ho studiato in scienze facendo un esperimento insieme ai genitori, ecc. 
I genitori, inoltre, possono aiutare il proprio figlio proponendo una lettura del testo ridotta o anche semplicemente stimolandolo attivamente nello studio. 
La memorizzazione, la rievocazione delle informazioni e l’esposizione possono essere favorite dall’utilizzo di mappe concettuali ed immagini, fumetti, tabelle, schemi, video, tracce audio, che permetteranno al ragazzo di “orientarsi” e di recuperare parole specifiche.


Nel caso in cui il bambino abbiamo una grafia illeggibile e commetta tanti errori di ortografia può essere utile permettergli di scrivere al computer, di svolgere di gli esercizi direttamente sul libro digitale, utilizzare il correttore ortografico in modo che il bambino possa rileggere quanto scritto con gli occhi o con la sintesi vocale e capire e corregge i propri errori. Può anche succedere, in questo caso, che il bambino abbia appunti incompleti in quanto non è riuscito a ricopiare dalla lavagna: questo può succedere perché è molto complesso spostare lo sguardo velocemente su punti diversi dello spazio (lavagna-quaderno). 


Se vostro figlio è frustrato di fronte alla matematica, non preoccupatevi: per aiutarlo nei calcoli c’è la calcolatrice, oppure il problema può essere facilitato e meglio compreso se reso in immagini o attraverso un disegno fatto dal bambino stesso, o infine, una mappa con la sequenza dei passaggi da compiere in un'espressione può essere indispensabile.


Quindi, cari genitori, c’è sempre una soluzione ad ogni difficoltà purché ci sia flessibilità e non ci si ostini a raggiungere l'obiettivo in un unico modo: se so che, percorrendo una via, l’apprendimento non viene favorito, devo ricordarmi che c’è sempre un modo alternativo per avere accesso alle informazioni, sfruttando anche altri canali sensoriali, facendomi aiutare dalla tecnologia, trovando la strategie più idonea per il mio modo di apprendere.



STRUMENTI COMPENSATIVI: COSA SONO? 

La più importante novità che la didattica ha introdotto negli ultimi anni, è sicuramente l’uso sempre più diffuso del computer, che ha portato grandi benefici a tutti gli studenti e non, ma soprattutto è uno strumenti fondamentale per studenti con dislessia. 
Spesso i genitori, quando si parla di strumenti compensativi si spaventano in quanto non vi associano il significato corretto. Tali strumenti, al contrario, permettono a chi li utilizza di svolgere meglio e con uno sforzo minore le attività assegnate e ne migliorano la qualità della vita: in questo senso tutte le persone, nessuna esclusa, utilizzano degli strumenti compensativi! Basti pensare agli occhiali, ma anche agli elettrodomestici, ai mezzi di trasporto, al navigatore, ecc. Anche la stessa biro utilizzata dalla maggior parte degli studenti, può essere considerata uno strumento compensativo che agevola la memorizzazione delle nozioni trasmesse in classe, ma, se, per alcuni l'utilizzo di strumenti compensativi consueti come appunto la biro o il foglio rappresentano un vantaggio sufficiente, per altri servono strumenti più evoluti. 

Gli strumenti compensativi, sia quelli ad alta che quelli a bassa tecnologia, sono utili sia per compensare le difficoltà dei ragazzi che per valorizzare le loro abilità e il loro potenziale. Quando vengono utilizzati in modo efficace, personalizzato e strategico, diventano fondamentali per accompagnare i ragazzi in un percorso di autonomia.

Gli strumenti compensativi sono, per definizione, strumenti didattici e tecnologici che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo, facilitando l’esecuzione dei compiti automatici compromessi dal disturbo specifico e predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue caratteristiche. Per esempio, se l’alunno con Disturbi Specifici di Apprendimento non ha memorizzato l’alfabeto, è possibile fargli visionare le lettere che non ricorda con appositi cartelli o tabelle anche quando già la totalità della classe non usa più questo tipo di supporto; con questo accorgimento, l’alunno ha possibilità maggiori di un successivo apprendimento rispetto ad un isolamento conoscitivo. Tale tecnica ovviamente può essere utile con qualsiasi tipo di apprendimento, per esempio: le tabelline, le figure geometriche, i giorni della settimana ecc. 

Fra i più noti indichiamo: 

  • Software didattici, computer con sintesi vocale, che trasformano un compito di lettura in un compito di ascolto 
  • Il registratore o le smart pen (“Le penne digitali”), che consentono all’alunno di non scrivere gli appunti della lezione 
  • I programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori
  • Vocabolari e dizionari digitali
  • Libri digitali o audiolibri
  • Lettura ad alta voce delle consegne durante le verifiche
  • La calcolatrice o un computer con foglio di calcolo e stampante, che facilitano le operazioni di calcolo
  • Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, schemi, sintesi, etc. 
Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti, anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto, avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA. 



Le MISURE DISPENSATIVE sono, invece, interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. Rientrano tra le misure dispensative anche le interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, il poter svolgere una prova su un contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto, o tempi più lunghi per le verifiche. L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione. Le misure dispensative dispensano, appunto il bambino con DSA da questi compiti:
  • dalla lettura ad alta voce
  • dal copiare alla lavagna
  • dal prendere appunti
  • dal ricopiare
  • dalla dettatura di testi e/o appunti
  • da un eccessivo carico di compiti 
  • dallo studio mnemonico di poesie, formule e definizioni
  • dall'eseguire più esercizi di verifica con lo stesso obbiettivo
  • dal sostenere verifiche scritte per le materie orali
  • dalla valutazione nelle prove scritte di lingua straniera
  • dal disegno tecnico (utilizzando il software di tipo CAD)
  • dalla pratica strumentale (Es: flauto).



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